Dal Vivione al Belviso


Publiziert von Ans , 7. Juli 2016 um 20:51.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 6 Juli 2016
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 8:00
Aufstieg: 1180 m
Abstieg: 1730 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Passo del Vivione, da Schilpario in auto.
Zufahrt zum Ankunftspunkt:Pianezze, frazione di Vilminore
Unterkunftmöglichkeiten:Rifugio Tagliaferri

Oggi abbiamo lasciato a casa Bart: il nostro labrador ama seguirci in montagna ma il giro di oggi prevede piccoli passaggi attrezzati che forse passerebbe senza problemi ma che mi farebbero star male.

La partenza è dal passo del Vivione, che si raggiunge da Schilpario per una non proprio comoda stradina molto stretta specialmente nella seconda parte, dopo i Campelli.

Lasciata la macchina risaliamo la strada con direzione Passo del Gatto. Giunti in breve al laghetto si vede chiaro il sentiero che lo gira quasi per intero salendo molto dolcemente. Il sentiero qui incrocia il passo che porta nella valle dell'Asinina, valida alternativa a chi volesse allungare un po' il percorso. Salendo verso il passo si trovano le prime due catene che permettono di affrontare due piccoli passaggi su roccia bagnata e un po' strapiombante senza patemi d'animo.

Dal passo del Gatto si procede con saliscendi verso il passo del Venerocolo con i suoi bellissimi laghetti. Da questo punto c'è la possibilità di rientrare a Schilpario: noi invece proseguiamo verso il rifugio Tagliaferri.

Questo tratto è molto aereo e panoramico. Diverse catene permettono il passaggio in tranquillità dei tratti più esposti senza comunque dover ricorrere ai set ferrata. Nel percorso si incontrano diversi passi, di cui forse il più bello è il passo del Vo'.

Giunti al rifugio Tagliaferri approfittiamo della buona cucina e anche della cordialità del gestore per alcune indicazioni su come raggiungere il passo di Belviso. Scopro che c'è la possibilità di evitare l'ultima neve puntando diritto al passo dei Lupi, che non conosco, per scendere poi nella stessa valle del Gleno che farei facendo il passo di Belviso. La neve non è tanta e i passaggi non sono pericolosi, quindi optiamo per il passo di Belviso ripromettendoci di fare il passo dei Lupi un'altra volta.

Dal passo di Belviso iniziamo un po' stanchi la discesa. Si passa dalla diga del Gleno che un dicembre di quasi 100 anni fa portò tanta morte nella valle con il suo crollo. E' anche una pagina nera della giustizia: nessun colpevole per il crollo e quindi per tutte quelle morti.

Dalla diga in breve si giunge all'abitato di Pianezze, dove il giro termina ufficialmente con i suoi quasi 25 km di percorso e i 1'200 metri di dislivello. Qui idealmente si dovrebbe aver lasciato una seconda macchina per tornare a prendere l'altra al passo del Vivione. Noi ci siamo attrezzati diversamente: per circa altri 4 km siamo scesi in direzione Schilpario confidando nell'autostop: un simpatico signore anziano ci ha raccolti dalla strada evitandocene altri 4 di cammino. Il giorno successivo Bart è venuto con noi per il sentiero che da Schilpario conduce ai laghetti delle Valli prima e al Vivione poi, dove abbiamo recuperato la macchina.

Bellissimo giro!

Tourengänger: Ans


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