Monte Rosso d'Ala (di Stura) e Torrione di Lagoscuro


Publiziert von Andrea! , 3. Juli 2016 um 19:52.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:29 Juni 2016
Wandern Schwierigkeit: T4 - Alpinwandern
Klettern Schwierigkeit: I (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Aufstieg: 2200 m
Strecke:20,5 km a/r
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Ala di Stura (Località Fabbrica), alla partenza di una seggiovia.

La voglia di osservare orizzonti diversi mi porta in queste valli, su una cima scelta praticamente a caso guardando la cartina a casa e documentandomi un pochino in rete.

Si parte nei pressi della partenza della seggiovia e dopo un breve tratto di strada sterrata si imbocca il sentiero su cui il Monte Rosso è segnalato a 5 ore. Il sentiero sale nel bosco, passa qualche vecchio alpeggio (dove è meglio avere i pantaloni lunghi per la presenza di ortiche) e dove, come ormai accade puntualmente nelle ultime escursioni, mi inzuppo gli scarponi nella vegetazione fradicia.

Dopo un alpeggio il sentiero sembra perdersi nella vegetazione ma dei paletti messi ad hoc, indicano bene la direzione da seguire. Si arriva così al bivio di quota 1960, dove si svolta a destra per il Monte Rosso. Qui i bolli sembrano terminati ma qualche ometto aiuta a seguire meglio la traccia di sentiero.

Si raggiunge l'ampia conca dove si trova l'Alpe Radis e poco più in alto si riesce a vedere quel che rimane di un altro edificio crollato, probabilmente le ex miniere Radis. Raggiunto il muro si prosegue in direzione Nord-ovest verso la cima, oggi però parzialmente coperta da alcune nuvole.
Appena passato un "fiume di pietra" su una sorta di ponticello di sassi, si traversa a destra per andare ad imboccare l'ampio e ripido canalone che sale verso il Colle di quota 2580.

Finito il traverso (in cui sono presenti degli ometti) il percorso va su dritto, senza molta pietà e senza percorso obbligato. In ogni caso, visto il fondo composto principalmente da pietre, viene naturale andare a cercare qualche traccia più solida nelle zone un pochino più erbose. Questo canalone non è niente di estremo però un sasso che inizia a rotolare si fermerà soltanto in fondo (ho fatto più di un test) ... quindi occhio se c'è altra gente.

Si arriva finalmente al colle di quota 2580 e si inizia a seguire la dorsale a destra verso la cima, aggirando i primi torrioni sulla sinistra. Anche qui non c'è un percorso obbligato, anche se alcuni ometti tendono a portarti sulla sinistra su pietre e sfasciumi rimanendo sotto la dorsale, ma risulta più divertente (e forse anche meno faticoso) seguire l'ampio filo di cresta andando a cercare qualche "difficoltà" maggiore in simil-arrampicata. Si sbuca così sull'anticima e poco dopo si arriva sulla vetta che oggi regala un panorama parziale per la presenza di qualche nuvola.

Dopo la dovuta sosta, inizio la discesa verso il colletto seguendo questa volta il tracciato degli ometti, affronto il canalone e ritorno nei pressi dell'Alpe Radis, dove mi viene l'idea di traversare "a vista" per andare verso il Lago Scuro (o di Lusignetto). Questo tratto di percorso non presenta praticamente dislivello (se non pochi metri di sali-scendi) e nessuna difficoltà tecnica ma avviene praticamente tutto su pietre, pietroni e pietrine ... richiedendo quindi maggiore sforzo di quello che potrebbe sembrare la semplice distanza tra i due punti.

Comunque finalmente arrivo al lago e, come sempre, ogni volta ci si dice che ne è valsa la pena ... cosa che non pensavo del tutto mentre traballavo sulle pietre. Proprio sopra il lago spicca il mio prossimo obiettivo di giornata: il Torrione di Lagoscuro. Cerco di individuare la possibilità di salirlo direttamente dal lago ma non sembra offrire possibilità a me consone ... dopo tutto se si chiama "torrione" un motivo ci sarà.

Riprendo quindi il sentiero ufficiale che dal lago mi riporta al bivio di quota 1960 dove seguo per il Colle Vallone e poco prima di raggiungerlo inizio la salita verso il Torrione. Individuo una traccia che rimane per lo più sul versante est (sinistra salendo) per poi innalzarsi più ripida nella parte finale e raggiungere la vetta.

Sembra di essere a picco sopra il lago visitato poco fa, quasi che lanciando un sasso si possa vedere il tonfo in acqua.

Per la discesa opto per seguire più fedelmente la dorsale, che si sviluppa su pietre e qualche rododendro, niente di complicato, fino a raggiungere il Colle Vallone. Seguo la strada sterrata per poi abbandonarla e deviare brevemente verso la Punta Lusignetto ... niente di che ... ma era lì a due passi ...

Poco sotto la punta c'è l'arrivo del secondo tronco di seggiovie che parte dal paese. Qui si imbocca un'ampia strada sterrata che in maniera inaspettata, mi riporta velocemente di nuovo ad Ala di Stura.




Tourengänger: Andrea!
Communities: Hikr in italiano


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen

WT2
5 Mär 23
Punta Lusignetto Mt. 1952 · ralphmalph
T3
27 Sep 20
Monte Doubia Mt. 2464 · ralphmalph
T3+
17 Okt 21
Uia di Mondrone · andrea62

Kommentare (4)


Kommentar hinzufügen

Poncione hat gesagt:
Gesendet am 4. Juli 2016 um 23:41
Poncione Rosso, Rosso di Ribia, Rosso d'Ala. Ti manca il Torrone Rosso e il gioco è fatto. :)
Scherzi a parte... bellissimo anche questo, si direbbe. Bravo.

Ciao

Andrea! hat gesagt: RE:
Gesendet am 5. Juli 2016 um 07:56
Si infatti. Mi sono reso conto mentre salivo che nelle ultime escursioni il “rosso“ era predominante ... strano ma è una coincidenza ... comunque adesso vado a informarmi sul Torrone Rosso ...
A.

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 5. Juli 2016 um 13:15
Informati bene, allora. :)
Ti piacerà...

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 5. Juli 2016 um 13:17
PS. Ocio... ce ne sono due (e pure nello stesso gruppo montuoso!), e mi riferisco al più alto.


Kommentar hinzufügen»