Pizzo Castello

Oggi l'obiettivo è quello di passare una bella giornata con Manuela, quindi una volta arrivati in alta Val Bognanco, dove il termometro segna 10 gradi e tira un vento teso (che comporterebbe temperature intorno allo zero oltre quota 2000), decidiamo di cambiare meta: io probabilmente mi sarei comunque divertito, Manuela un po' meno visto la sua "non simpatia" per il vento.

Tra le mete "in zona", avevo nel cassetto delle "cose da fare", il Pizzo Castello con partenza da Villadossola seguendo grosso modo una precedente escursione di Tignoelino. Non è certo la stagione migliore per queste quote ma tutto sommato oggi è la prima giornata di sole vero e il caldo è ancora sopportabile.

Parcheggiamo in città ma quasi subito si imbocca una mulattiera che fa scordare di essere nella civiltà, poi ci si addentra nei boschi e già sembra si essere chissà dove.

Si sale costantemente passando alcuni vecchi alpeggi e incrociando a tratti una strada carrabile per poi transitare dal Rifugio Rondolini e l'Oratorio San Giacomo posizionati in una bella zona. Poco dopo l'oratorio, ad un bivio segnalato, imbocchiamo il sentiero a sinistra per andare a curiosare verso la Testa del Frate.
Si affronta un traverso su un sentierino non sempre ben evidente e a tratti un pochino esposto nei ripidi boschi fino ad incrociare le indicazioni per il Pizzo Castello.

Ma siccome abbiamo fatto questa variante per capire cos'è la Testa dei Frati ... andiamo a vedere ... anche se ciò comporta una discesa fino ad un colletto (da rifare poi in salita) e una breve risalitina per questa cimetta ... di fatto abbastanza insignificante ... ma lo sappiamo adesso che ci siamo stati.
Tornati sui nostri passi proseguiamo per la cima del Pizzo Castello e una volta in cima possiamo godere del bel panorama che questa vetta offre sulla Val Anzasca e la Val Antrona.

Il leggero venticello rende la temperatura ottima per una buona pausa.

Iniziamo la discesa proseguendo in direzione del Rifugio La Colma camminando sulla bella dorsale boscosa ma poco prima di raggiungerlo imbocchiamo un sentiero che scende a destra verso l'Alpe Zii (Zu su alcune cartine). Da quest'alpeggio si continua a scendere direttamente verso valle seguendo le indicazioni per Seppiana fino a ritrovarsi su quella che sembra una mulattiera pianeggiante a quota 560 circa.

Dalla traccia di Tignoelino sapevo che esisteva qualcosa per rientrare verso Villadossola ma rimango stupito nel comprendere che si tratta di camminare su un canale per l'acqua (ben chiuso si intenda). Questo tratto a mezza costa, totalmente in piano (salvo un paio di occasioni in cui il canale si infila in qualche galleria) potrebbe risultare noioso per alcuni ma permette di passare da due-tre punti davvero interessanti, come una forte cascata, una vasca d'acqua limpida, ecc.

Arrivati nei pressi di una chiusa dove è presente un enorme tubo che punta dritto in valle, bisogna scendere per una cinquantina di metri a fianco del tubo fino a trovare un ponticello per poterlo passare con comodità. Da qui il sentiero continua, segnato, fino a tornare a Villadossola.