Una notte in bivacco per vedere la luna piena: un' esperienza che consiglio di viverla di persona!


Publiziert von Alberto , 30. April 2016 um 09:50.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:24 April 2016
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Zeitbedarf: 2:30
Aufstieg: 1145 m
Strecke:km. 4.700
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano - Lecco - Colico - Morbegno - Sondrio - Val Malenco - prendere per Caspoggio,prima di entrare nel paese,prendere la deviazione di destra,passare il tunnel e proseguire fino al grande parcheggio della piazza (fontana e pannello con cartina)
Unterkunftmöglichkeiten:Bivacco della Sufrìna m.2275
Kartennummer:carta kompas Bernina - Sondrio / carta CNS n° 278 Monte Disgrazia

Volevo fare una 2 giorni visto che davano tempo soleggiato (le previsioni vanno sempre prese con un po di "sospetto" però si tenta) a sentire i vari meteo: il lungo ponte,molto probabilmente,avrebbe portato parecchio traffico nelle nostre zone,quindi ho pensato alla Svizzera. Cambio idea e decido per la Valtellina,ben cosciente che il giorno 25 sarebbe stato un rientro da incubo: però,dipende cosa si vuole fare. Al momento pensavo ad altro rifugio,poi valutando alcune considerazioni,decido per il biv. Sufrìna dove non ho ancora avuto piacere di trascorrervi una notte,tra l'altro con luna piena (questa poteva essere un 'occasione): quindi mi dirigo in Val Malenco e alle 7,15 sono a S. Elisabetta dove alle ore 7,30 comincio ad incamminarmi. Stavolta il percorso di salita sarà diverso,cercando di ridurlo in fatto di km. e possibilmente in tempistica e devo ammettere che mi sentivo fisicamente abbastanza bene,in quanto non ne risentivo come in altre occasioni: sarà perché le temperature sono calate?...forse! Arrivato a Motta di Caspoggio prendo il sentiero segnalato dalla segnaletica verticale al posto della strada (volendo si può seguire la pista di discesa) poi a quota 1500 dove vi è la stazione di partenza della seggiovia,prendo a salire la pista di discesa che mi conduce a Piazzo Cavalli m.1719 dove vi giungo alle 8,39: mi sorprendo che ho fatto più di 500 di salita in così poco tempo. Qui procedo sullo stesso percorso fatto in altra occasione e giunto nei pressi dell'acquedotto a quota 1950,decido di mettere i ramponi dato che si scivola a causa della neve gelata che è scesa sabato: mentre mi preparo ecco il sopraggiungere un anziano del posto che avevo conosciuto la volta prima. Partito dopo di me,mi ha raggiunto e superato...e come andava,molto probabilmente usa questo tracciato come allenamento,ovviamente si è fermato al "pianoro",circa 2170 m. di quota. La neve è dura e i ramponi vanno più che bene,in particolare per il traverso che bisogna fare di cui si vedono le flebili vecchie tracce degli sci alpinisti: sicuramente,fatto nei primi di marzo e con le ciaspole è tutt'altra cosa,in particolare i ponti di neve situati sulle rocce,tengono meglio. Osservo bene dove devo passare,il traverso lo percorro prestando attenzione nel pestare bene i ramponi e a quota 2315 ecco che vedo il bivacco: la neve attorno abbonda ancora,quindi l'acqua non manca,ma la cosa che più importa ora è arrivare al bivacco che raggiungo alle ore 10,10 per vedere come sta a legna. Fuori abbondano i ciocchi che per romperli occorre il cuneo e la mazza,cosa che per me non è un problema dato che sono abituato a faticare...peccato che tali attrezzi non siano a disposizione,mentre nella cassa panca la legna da ardere non manca...però è veramente grossa e accenderla è assai difficile se non hai con te del liquido infiammabile,cosa che nemmeno il Bradipo tiene nel suo zaino. Ma,con i dovuti accorgimenti,preventivamente calcolati sulla base della conoscenza...riesco ad accendere la stufa senza problemi: quando si è abituati ad andare da soli a verificare le strutture è ovvio che la volta dopo sai come regolarti,anche se è difficile che vi siano altri che agiscono nel medesimo modo,però,qualche matto come me potrebbe esserci...matto,forse un poco lo sono,ma che tiene le chiappe al caldo in un bivacco,questo è sicuro!!! Il freddo è pungente nonostante il sole si senta,quindi preparo la scorta di legna necessaria (ne è rimasta anche per coloro che saliranno successivamente: penso anche a chi viene dopo e non è da molti). Vi sono coloro che apprezzano quando trovano dell'acqua a disposizione nel periodo in cui non si può avere nel modo classico aprendo il rubinetto,ma se ciò non fosse disponibile e vi è neve in loco...è un problema...troppo lavoro far sciogliere la neve nonostante si debba usare la stufa per scaldare l'ambiente). Di solito se si accende la stufa per riscaldare l'ambiente,si può provvedere a far sciogliere la neve,se poi si è in vari la cosa dovrebbe diventare più semplice (ma a volte riesce a far di più 1 che 10 persone). La neve la prelevo a pochi metri dalla struttura mentre la riscaldo ben bene: tira aria e fa un bel freddo! Alle 12,30 riesco a pranzare,poi lavo pentola e piatti e riprendo a far sciogliere la neve e l'acqua che ne ricavo la filtro dai residui che si depositano sul fondo: lascerò ben 3 grandi pentole per coloro che saliranno quassù dopo il mio passaggio. Verso sera il cielo si annuvola,quindi la luna non la vedrò,pazienza: alle 21,30 dopo aver ascoltato un po di musica e il bollettino meteo,poco rassicurante per quanto riguarda la giornata successiva,vado a dormire. Apro gli occhi e vedo della luce...ma come,sta già albeggiando?...l'orologio segna la 1,30...SPETTACOLO! Esco per fare alcune foto ove è possibile con un appoggio in loco: il cielo è sgombro dalle nubi,addirittura si vedono e si distinguono le Orobie. E' difficile spiegare le emozioni che si possono provare quando ci si trova in tali circostanze: troppo bello,è una cosa che consiglio anche se non avete nessuno che può condividerla. Fa freddo,dentro vi sono 16°,riprendo a dormire poi il chiarore dell'alba mi fa alzare alla bellezza delle 6,30: è bello ma le nuvole cominciano ad aumentare,dentro vi sono 8° e fuori molto meno. Considerando che la meteo si sta guastando rilasciando fiocchi di neve,decido di riprendere la via del ritorno: in certi momenti arrivavano raffiche di aria e neve,in altri momenti nulla poi il sole fa capolino nuovamente. Giunto alla stazione della seggiovia a quota 1500,vedo uno che sta salendo,poi nessun'altra anima nonostante le seconde case fossero un po più piene rispetto qualche settimana prima: giunto a Motta di Caspoggio decido di provare un altro sentiero (sconsigliato in caso di pioggia) che in alcuni tratti la segnaletica lascia un po perplessi e se uno non sa dove deve andare è facile che si trovi in altra zona. Comunque giungo al parcheggio senza problemi,mentre le nuvole lasciano il difficile sperare in un miglioramento e mentre scendo a Caspoggio ecco del nevischio che conferma la minaccia del maltempo. Nonostante la seconda giornata non sia stata bella come annunciato (sulle retiche il tempo era pessimo,mentre era migliore sulle Orobie,decisamente meglio nella zona del lago e a Lecco manco una nuvola) ho trascorso una bella 2 giorni che avevo in mente di fare prima della scomparsa della neve.


 

Alla prossima!


Tourengänger: Alberto


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