Baita bivacco Aldo e Sergio Gusmeroli m.1880 (SO): faticata con grande soddisfazione!


Publiziert von Alberto , 4. März 2016 um 13:47.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:28 Februar 2016
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT2 - Schneeschuhwanderung
Zeitbedarf: 2:30
Aufstieg: 671 m
Strecke:da Tartano m. 1210 a Fraccia m.1360 km. 1,3 - baita con acqua situata prima di arrivare all'alpe Torrenzuolo m.1794 da qui seguire i pali,l' ex agriturismo rimane a sinistra e non si vede - baita Gerlo m.1830 - Baita bivacco Aldo e Sergio Gusmeroli m.1881 loc. Mont Còch km. 4,3
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano - S.S. n° 36 dello Spluga - Lecco - Colico - S.S. n° 38 dello Stelvio - Morbegno - Campo Tartano - Tartano: in estate si può proseguire,prima di superare il cimitero, a sinistra, non segnalata vi è la strada (in parte con pendenza accentuata) che sale a Fraccia, asfaltata con buone possibilità di parcheggio in zona tornanti, poi per un breve tratto prosegue in bitume e per 500 metri sterrata, terminando al parcheggio di circa 7/8 posti
Unterkunftmöglichkeiten:Baita bivacco Aldo e Sergio Gusmeroli sempre aperto: chi volesse pernottare,deve mandare mail di avviso a http://www.comeunagoccia.org/wordpress/baita-aldo-e-sergio : acqua all'esterno, in inverno acqua alla sorgente situata poco a monte, in caso che gela, si usa la neve - wc esterno con acqua corrente - cucina a legna - varie pentole - piatti e posate - p.l. 6/8 con materassi, coperte e cuscini - per chi ne è sprovvisto si può acquistare in loco il sacco letto - luce da pannello solare
Kartennummer:kompass Parco Orobie Valtellinesi

Sabato ha nevicato al di sotto dei 1000 m. poi la temperatura innalzandosi ha fatto si che piovesse fino a quota 1400 m. rendendo il manto nevoso pesante e assottigliato.

Dovendo tener conto della pessima meteo che veniva annunciata per sabato,domenica e lunedì con nevicate abbondanti e piogge intense,dovevo scegliere un posto raggiungibile senza prendere troppa acqua,quindi la scelta va per la Valtellina.

Durante il viaggio piove abbondantemente e mentre salgo per giungere a Tartano mi preoccupa la pioggia che persiste una volta raggiunto il paese: ben si nota che ha nevicato e non poco il giorno precedente,ma è anche visibile lo scioglimento del manto nevoso a causa dell'intensa pioggia.

Fortunatamente trovo il posto al riparo del porticato dove vi sono i mezzi del comune,quindi mi posso cambiare senza fretta e senza bagnarmi.

Mentre mi preparo ecco una decina di auto che sfrecciano oltre il paese,hanno gli sci sul tetto dell'auto,quindi anche gli sci alpinisti si avventurano sulle cime nonostante la visibilità molto ridotta oltre ai matti come me che almeno cercano un riparo dove sostare e riscaldarsi.

Alle ore 8,30 mi incammino sulla stradetta che sale alla località Fraccia: circa 2 cm. di neve bagnata in alcuni tratti,poi giunto al parcheggio dove inizia il sentiero,procedo su neve abbastanza consolidata nonostante la pioggia.

Una volta raggiunto la quota dei 1500 m. dove la pioggia si trasformava in neve,metto le ciaspole a causa della neve alta e lo sprofondare facilmente: man mano che salgo,i fiocchi diventano fitti e di bella consistenza...ma anche il manto nevoso da battere visto che nessuno era ancora passato.

Meno male che sono abituato a queste fatiche,anche se ho percorso questo tracciato in condizioni nevose decisamente più consistenti di questa odierna giornata,ad ogni modo la fatica si sente ma la soddisfazione di vedere gli alberi imbiancati come da cartolina,è piacevole e gratificante.

Alle ore 11,00 sono alla Baita Gusmeroli dove nevica abbondantemente: entrato noto che la legna di scorta interna è quasi esaurita (rispetto a novembre del 2015),si vede che è faticoso ripristinare ciò che si consuma e lasciarne una buona scorta per coloro che verranno.

Si sa che la pappa pronta piace a tutti e che lavorare è faticoso e la scelta più ambita e facile è quella di attingere e pensare che gli altri si arrangino: in passato mi è capitato più volte di seguire la stufa,lavare le stoviglie e di asciugarle rimettendole al loro posto ed infine pulire il pavimento,nonostante ero in compagnia degli amici che mi dicevano di lasciare stare e di sedermi con loro.

Certo e chi lava,chi asciuga,chi mette ordine?...dopo,dopo...dopo c'è chi guarda l'orologio e annuncia che è ora di andare,ma alzare il po po dalla sedia e rimboccarsi le maniche è troppo complicato,meglio imboscarsi in un angolino e attendere l'ora del rientro: ci sono anche questi soggetti,ma non ci badi perché nella quantità,fortuna vuole,vi sono coloro che si danno da fare o per una cosa o per l'altra e compensano la mancanza di collaborazione da parte di chi predilige il lasciare fare e attendere il poter ripartire il prima possibile.

Quindi mi metto all'opera e spalo neve dal percorso che devo fare per recuperare la legna,poi accendo la stufa per cominciare a riscaldare l'ambiente per poi uscire a spalare neve davanti al bivacco mentre arriva un gruppo che mi vede all'opera.

Una buona parte sono della vall,,poi vi sono una coppia della zona di Dongo,uno di loro è del Cai di Dongo con cui mi intrattengo per avere informazioni inerenti al rifugio Sommafiume se danno le chiavi in inverno: non le danno ma vi è parte della struttura che è accessibile oltre all'alpe che vi è poco prima.

Un gruppo di 9 persone per la maggioranza donne di cui una con le ciaspole e uno senza alcuna attrezzatura ...complimenti...pure a me era capitato e con molta più neve (ricordo indelebile).

Persone allegre e gentili che mi han offerto del vino dolce oltre ad altro,in attesa di scendere per pranzare al ristorante del paese: erano meravigliati che avessi battuto da solo la traccia,ma non è la prima volta,anzi,mi è capitato che le condizioni erano più estreme: chi ha la volontà di volere arrivare e non guarda quanto tempo ci vuole,arriva,chi fa i calcoli che "bisogna" rientrare per una certa ora,meglio che ci rifletta bene.

Saluto gli amici e procedo con i lavori,prelevando neve da sciogliere fino a lasciarne in abbondanza per coloro che saliranno dopo (6 litri in una tanica da 10 + il pentolone grande) sperando che a loro volta si diano da fare nel mantenerne un buon quantitativo per altri escursionisti: cosa ardua,ma la speranza e il buon esempio dovrebbe far riflettere...

Incessantemente continua a nevicare fino alle ore 17,00 poi le nubi si alzano e lasciano spazio al mediocre panorama che si vede dal bivacco,poi una nevicata di un paio di cm. durante la notte e la ripresa della nevicata alle ore 8,00 del giorno 29 che si trasforma in pioggia a quota 1500,che persiste per tutto il viaggio di ritorno a casa.

Sono soddisfatto di aver potuto fare questa ciaspolata con neve fresca,raggiungendo questa bella e confortevole struttura.


 

Ciao a tutti e alla prossima!


Tourengänger: Alberto


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