Da Cernobbio al Bisbino con anello


Publiziert von rochi , 8. Februar 2016 um 20:46.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 8 Februar 2016
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Monte Generoso   I 
Zeitbedarf: 4:15
Aufstieg: 1050 m
Abstieg: 1050 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Provenendo da Como, a Cernobbio raggiungere la rotonda prima della strettoia e voltare a sinistra, poi subito ancora a sinistra in direzione Piazza Santo Stefano (una località, non una piazza). Salire e ad un bivio, girare a destra verso "Albergo Asnigo". Parcheggiare davanti al cimitero (libero e gratuito), poco prima dell'hotel.

Con la mattinata libera e una sessione pomeridiana di lavoro a Cernobbio, la scelta della gita odierna cade facilmente sul monte Bisbino.
Parcheggiata l'auto davanti al cimitero di Piazza Santo Stefano, proseguo verso l'albergo Asnigo, giro a sinistra in via Ortigara e giunto in cima a questa, mi sposto a destra su una bella mulattiera che conduce velocemente ad attraversare un ruscello caratterizzato a monte da splendide cascatelle. Continuo sulla facile ma irta mulattiera e camminando tra le nebbie in un umidissimo bosco arrivo completamente masarato a Duello dove devo alleggerirmi e constatare che ciò che ho addosso di bagnato, tale resterà sino a fine gita.
Grazie alle indicazioni, risalgo ora un ripido bosco e mi appoggio sulla dorsale che mi condurrà sin sotto la vetta. La mulattiera è larga e le pendenze abbordabili, tuttavia questo tratto è molto lungo e, pur affrontandolo di buona lena, ho l'impressione di non arrivare mai, anche perché il grigissimo cielo non consente alcuno sguardo e valutazione verso l'alto.
Intorno a quota 900 metri si intravvedono le prime chiazze di neve e un centinaio di metri più alto, all'uscita dal bosco, la copertura si fa omogenea e valutabile in una quindicina di centimetri. L'assenza di tracce, se non quelle di qualche animale, rallentano e faticano la progressione, tuttavia giungo piuttosto agevolmente al rifugio Falco. Da qui, in una decina di minuti, tagliando sui prati imbiancati, arrivo al parcheggio sotto la vetta e con un ultimo strappo sono in cima.
Giro intorno al ristoro (chiuso sino a marzo) giusto per bagnarmi adeguatamente i piedi nella neve fresca e mi fermo davanti alla chiesetta per un piccolo break ristoratore. Non c'è nessuno e la nebbia è così fitta che pare di star dentro un sacco. Fa pure freddo e mi metto addosso tutto quel che ho.
Comincio allora a scendere, determinato a compiere un giro ad anello. La mia idea è di passare pe Madrona ma non vedo alcuna segnalazione al riguardo. Procedo sulla carrabile abbondantemente innevata e dopo un chilometro mi infilo sulla stradina verso il rifugio Brugone. La speranza è quella di trovare una via di discesa concreta, altrimenti l'alternativa sono i diciassette chilometri di asfalto sino a Cernobbio. Prima di passare il cancello verso il rifugio, noto una mulattiera a destra con l'indicazione di un fantomatico sentiero "1".
Nella consapevolezza (o forse speranza) che i sentieri "1" sono di solito i principali, mi infilo e comincio a scendere su neve immacolata, violata unicamente da tracce animali, quasi sicuramente una volpe.
Più avanti, alcuni segnavia gialli mi confermano la bontà della scelta e la strada oramai priva di neve mi induce ad una discesa veloce e spensierata. Supero un'amena cappella dedicata a San Carlo, arrivo a Madrona e continuo a scendere sull'1 verso Rovenna che raggiungo dopo aver superato Scarone. Questi villaggi sono tutti molto belli e l'attraversamento di quelli alti, solitari e con rari camini che profumano di legna arsa, rendono il procedere molto affascinante.
Da Madrona a Rovenna ho sostanzialmente percorso la dorsale contrapposta a quella di salita, infatti mi trovo ora più a Nord rispetto a Piazza Santo Stefano. Grazie a numerosi viottoli riesco a tagliare velocemente la carrabile che scende dal Bisbino e giunto al limite inferiore di Rovenna, taglio verso sud mantenendomi alto sino a ritrovare l'auto che mi attende umidiccia da quattro ore abbondanti.
La difficoltà T2 è data dalla presenza di neve nella parte alta del percorso, altrimenti le comode e sicure mulattiere potrebbero essere valutate T1, dislivelli a parte. Tempi comprensivi di venti\trenta minuti di pause complessive.
Sviluppo: 13 km circa; SE: 24.5 km circa.
Ripresa l'auto a Piazza Santo Stefano, in breve raggiungo Cernobbio e il Bar "Anagramma", gestito dai ragazzi della Scuola Cometa. Qui è tutto di prima scelta, curatissimo e servito con entusiasmo da giovani diversamente e stupendamente capaci, Da provare!![ 

Tourengänger: rochi
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (6)


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Daniele66 hat gesagt:
Gesendet am 8. Februar 2016 um 20:57
Bella rochi un po' meno il meteo.........Daniele66

rochi hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. Februar 2016 um 21:21
Comunque sempre un bel stare al mondo!!
Ciao!!
R.

GIBI hat gesagt:
Gesendet am 9. Februar 2016 um 11:23
Bravo ... decisamente sempre appagante l'ascesa al Monte Bisbino !

ciao Giorgio

rochi hat gesagt: RE:
Gesendet am 9. Februar 2016 um 11:52
Grazie Giorgio, hai ragione!
Ciao!!
R.

gbal hat gesagt:
Gesendet am 10. Februar 2016 um 18:54
Meno male che c'è stato il bypass in discesa....
Bravo Rocco

rochi hat gesagt: RE:
Gesendet am 10. Februar 2016 um 19:09
Altrimenti era pronto il dito pollice, posto di trovar qualche transitante.
Ciao giulio, grazie!!!
R.


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