Traversata Pontresina-Chunetta-Vadret Morteratsch e ritorno via Resgia- quota massima 2172


Publiziert von turistalpi , 31. Januar 2016 um 20:50.

Region: Welt » Schweiz » Graubünden » Oberengadin
Tour Datum:30 Januar 2016
Wandern Schwierigkeit: T1 - Wandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-GR 
Zeitbedarf: 7:30
Aufstieg: 600 m
Abstieg: 600 m
Strecke:come waypoints

Da solo vado in Engadina per fare un piacevole e facilissimo  giro al Vadret Morteratsch,  basta camminare. Parto da Pontresina Punta Stazione....temperatura - 5 che per questa zona in questo periodo è alta...in effetti non fa assolutamente freddo. L'itinerario parte poco più sopra vicino al parcheggio di Punta Ota. Seguo le indicazioni per Surovas e Tais....e poi per Morteratsch. Sono interamente nel bosco...uno scoiattolo mi attraversa la strada...troppo veloce. Alcune cince volano nei pressi della casettina costruita per dar loro da mangiare... Anche se sono in gran parte in ombra sto benissimo....e non sento i rumori della strada del Bernina sul versante opposto...Sento si il trenino ma è un piacevole e soffuso rumore..Più avanti ad un bivio ci sono due indicazioni per Morteratsch: una scende e l'altra sale. Prendo quella che sale e che poco dopo diventa sentiero sempre benissimo tracciato. All'ulteriore bivio seguo l'indicazione Chunetta-Boval. Questo è il tratto più bello. Il sentiero attraversa diverse vallette o canaloni sempre nel bosco con notevole formazioni ghiacciate caratteristiche più in alto e sempre in corrispondenze dell'attraversamento di vallette. Il bosco passa in zone con grossi roccioni e...panchine (siamo in Engadina). Arrivo alla Chunetta con l'indicazione a destra del punto panoramico. Ovvio che vado ivi ed in pochi minuti ci arrivo. Il posto è veramente panoramico ed una bella asciutta panca commemorativa mi attira per la sosta pranzo....ma dopo perderei troppo tempo e quindi sosta mangereccia breve e foto. Ritorno alla Chunetta e mi viene quasi una tentazione di andare sino alla Boval (indicazione ore 1,30) ma e poi quando ritorno?...ed inoltre ci deve essere  parecchio ghiaccio nei vari attraversamenti perché so, essendo salito diverse volte in estate, che  ci sono diversi tratti interessati a fuoruscita d'acqua ed acqua vuol dire ghiaccio....d'altra parte vedo che già altri forse nei giorni scorsi sono saliti...vado, non vado....Niente,  come non detto, e mi incammino scendendo verso l'hotel Morteratsch con l'intenzione di arrivare alla bocca del ghiacciaio...resto più tranquillo. Arrivato nel fondovalle sulla strada che parte dall'hotel l'ambiente cambia in quanto numerose sono le persone che vanno o ritornano...niente male sono sempre in una spettacolare vallata.La strada è caratterizzata da diversi pali che segnano dove nei vari anni a partire dal 1900 e sino al 2015  arrivava il ghiacciaio. Verso la fine del percorso una lunga colata di ghiaccio mi obbliga a seguire una deviazione ma comunque in breve arrivo al grosso ometto che segna il termine del percorso proprio sotto la bocca del ghiacciaio e con a fianco grossi seracchi ghiacciati. Vedo un gruppo di escursionisti che scende dal  ghiacciaio....beati loro, probabilmente sono scesi dal Diavolezza o forse dalla Boval, erano equipaggiatiassimi: ramponi, picozza e corda. D'altra parte 5 di loro erano giovani ragazzi e quindi.....Che bei ricordi di quando siamo scesi Pinuccia ed io ( tre volte) ma sempre in agosto....Poco davanti a me e proprio sotto i seracchi una signora fotografa in modo particolare le caratteristiche forme di ghiaccio (poi all'hotel ho saputo che era l'autrice delle particolari foto di forme ghiacciate esposte ivi....). Ritorno non per la stradina ma per un sentierino battuto poco discosto....Sulla stradina vedo il gruppo dei ragazzi che si divertono a camminare o meglio a scivolare e cadere sulla zona ghiacciata (beata gioventù..). Arrivo all'hotel e poi seguo le indicazioni per completare l'anello per Resgia. Il percorso è tutto sul lato destro orografico della valle ed a mio parere è meno attraente di quello percorso in salita sul lato sinistro perché praticamente si tratta di una larga stradina in mezzo alla valle piuttosto a mio parere monotona. In fondo alla stazione Surovas si raccorda con il percorso nel bosco sul lato sinistro. E così arrivo all'auto e finisce anche questa bella giornata engadinese....alla prossima spero! Gli zoom sono sempre sfuocati.....non vedo l'ora di cambiare la fotocamera!

Tourengänger: turistalpi
Communities: Hikr in italiano


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