Sigaro di Cussuna (Valgrisenche)

Ma ne vale la pena?

Questa domanda mi affligge la sera precedente alla gita.

Ma ne vale la pena di sobbarcarsi tutti questi chilometri in auto (e relativo costo) per una gita che non è certo il massimo per lo scialpinismo?

Questa domanda mi affligge durante il viaggio.

Ma ne vale la pena quando qui il tempo non è propriamente bello e sei consapevole, anzi quasi certo, che in altre regioni sta splendendo il sole?

Questa domanda mi affligge mentre ci stiamo preparando.

Poi aggancio gli sci e li sento scorrere sulla neve morbida e tutto cambia.
In un attimo mi rendo conto che ne vale davvero la pena pur di sentire l'aria fredda nei polmoni e percepire questo senso di libertà.

Partiamo da sotto la diga, nei pressi dell'hotel Foyer de Montagne e andiamo a prendere la strada che con ampi tornanti porta sopra al lago. Da qui si continua in piano, passando anche in una galleria per poi, poco dopo, svoltare a sinistra sempre su larga strada fino a raggiungere delle baite.

Dalle baite il percorso prosegue su terreno più libero, affrontando un breve tratto con più pendenza fino a toccare altre baite. Da queste si prosegue in direzione est su dossoni (orientamento non facile in caso di nebbia), fino alla base dello sperone roccioso denominato "Il Sigaro". Non si raggiunge una vera e propria cima ma un cocuzzolo appena sotto la roccia o, volendo, si può arrivare fino alla base del Sigaro (oggi pelato dal vento dei giorni scorsi).

Gita semplice, forse l'unica abbordabile in Valgrisenche con marcato pericolo di valanghe. Purtroppo questa valle ha il grosso inconveniente di essere sfruttata per l'eliski e anche oggi, nonostante la non ottima visibilità, il "giramento di pale" è avvenuto comunque.