Monte Corno, Punta Balmarossa


Publiziert von Andrea! , 18. Dezember 2015 um 17:01. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum: 8 Dezember 2015
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Aufstieg: 1055 m
Strecke:15,6 km a/r
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Entracque. Da Borgo San Dalmazzo seguire per la Val Gesso. Superato Valdieri ad una rotonda seguire le indicazioni per Entracque. Il sentiero inizia in Via Caduti in Guerra.

Nell'ultimo giorno di questo bel ponte decidiamo di partire direttamente dal paese senza muovere la macchina.
La scelta cade sulla Punta del Van, normalmente salita dal versante opposto, quello di Roaschia. Da questo lato non si trovano relazioni ma alcune foto dei cartelli segnavia trovate su internet, con segnate le tempistiche, ci fanno supporre che sia fattibile.

Durante la notte però è caduta una leggera spolverata di neve dai 1800 in sù e ciò potrebbe compromettere l'ultima parte di salita che dovrebbe svolgersi su cresta e pratoni. Comunque decidiamo di provarci lo stesso, vedremo fin dove arriveremo.

Saliamo verso il Col Lausa su un bellissimo sentiero, in attesa del resto del gruppo faccio una veloce fuga al Monte Lausa e poi tutti insieme ci dirigiamo sul Monte Corno, bel punto panoramico sulla valle di Entracque. Già qui le tempistiche scritte sui cartelli iniziano ad essere quanto meno dubbie.

Raggiungiamo lungo la dorsale la Punta di Giaime, dove Manuela è costretta a lasciarci per un dolore al ginocchio conseguente ad una piccola caduta durante la gita di ieri. Baci, abbracci, scambio di chiavi, sacchetti di cibo e, mentre lei inizia a scendere, noi tre continuiamo sulla dorsale nel primo tentativo di raggiungere Punta della Splaiera. Quando la cresta sembra diventare troppo rocciosa, tagliamo a sinistra per i boschi fino a ritrovare il sentiero che ci porta comodamente al Passo di Costabella.

Raffaele e Angela iniziano ad incamminarsi verso Punta Balmarossa (tralasciando il sentiero e continuando sulla dorsale) mentre io faccio una toccata e fuga sulla Punta della Splaiera che non è altro che una leggera elevazione sulla cresta percorsa poco prima. Ritornato sui miei passi inseguo i due "fuggitivi" che raggiungo poco sotto la Punta.

Arrivati su questa cimetta, i dubbi sulle tempistiche non esatte dei cartelli diventano certezze. Concordiamo di provare ad andare ancora avanti, valutando anche la possibilità di raggiungere la vetta e scendere verso la più vicina Roaschia, chiedendo a Manuela di venirci a recuperare in macchina. Tutti i nostri possibili progetti vengono però subito stroncati quando, poco più avanti, non troviamo più traccia del sentiero. Una breve perlustrazione sembra sancire che il sentiero dovrebbe essere più visibile superando una fascia di boschetto ma ormai le perplessità sul percorso stanno aumentando troppo e quindi facendo finta di essere saggi, decidiamo di tornare indietro.

Proviamo a recuperare il sentiero giusto che sembrerebbe passare nei pressi dei tralicci dell'alta tensione. In effetti, dopo un primo traverso su prato "a vista", ritroviamo il sentiero che ci riporta vicino al Passo di Costabella. Senza raggiungerlo ci buttiamo lungo un ripido sentierino che scende nel vallone sottostante. All'inizio la traccia è un po' vaga poi individuiamo vecchi segni di vernice che seguiremo fedelmente lungo questo vallone/canalone, superando alcuni tratti un pochino esposti, ripidi e qualche breve tratto in cui usare le mani.

Sono anche presenti delle aste di ferro conficcate nel terreno, come se fossero dei vecchi sostegni per una corda fissa o qualcosa del genere. Non sono molto di aiuto per noi ma perlomeno ci fanno individuare bene il percorso. Giunti alla fine del tratto ripido un traverso ci conduce a Tetti Stramondin dove volendo si potrebbe ritornare al Col Lausa. Noi decidiamo di continuare per il nostro anellino, passando dalle Gorgie della Reina e successivamente Tetti Violino.

Qui un cartello mal posizionato che indica Entracque ci fa prendere la direzione "meno giusta", facendoci fare un bel pezzo di asfalto che si sarebbe potuto evitare. Comunque sia torniamo in paese parzialmente soddisfatti della giornata e con la conferma che le tempistiche scritte sui cartelli in queste zone sono da valutare con attenzione.

Tourengänger: angy, Andrea!, RocRaf74
Communities: Hikr in italiano


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