Val Bavona | Corte d'Auènn (1463 m)

A Foroglio (684 m) si prende il sentiero che passa a sinistra della casa-torre, ultima costruzione verso nord del nucleo, e al bivio successivo si prende il sentiero che piega a sinistra; in corrispondenza della cappelletta si prende il sentiero che parte subito dietro alla stessa: è questo l'inizio del sentiero per l'Alpe di Nassa, che si segue fedelmente fino a Semacorte (1119 m).
Dalla piccola edicola al centro del nucleo ci si volta verso sud e si passa a monte di due caratteristiche baite inoltrandosi su tracce tra grossi massi. Si arriva alla base di una grossa parete che si costeggia per tutta la lunghezza, seguendo il tubo dell'acqua, fino quando questa termina (ruderi di uno splugo). Si piega ora a ovest e si inizia a risalire il ripido pendio, ritrovando prima i resti di un muraglione, poi una bella scalinata e piu' sopra i resti di una seconda; esistono solo tracce del vecchio sentiero, che va intuito e ricercato tra il fogliame. Fino a quota 1250 circa il percorso è abbastanza obbligato, ma da qui, in corrispondenza di un ometto in sassi, e fino a quota 1320 circa, bisogna proseguire con attenzione, tendendo comunque verso l'alto e senza troppo obliquare verso nord in direzione Nassa, ove si ritrova la pietraia citata dal Brenna.
La traccia ritorna abbastanza evidente a quota 1350 circa dove si inizia un deciso traverso verso sud-ovest fino ad uscire, subito dopo un caratteristico fontanile con tazza appesa ad un filo, sul pendio finale che conduce alle cascine del Corte d'Auènn (1463 m; 785 m e 2h00' da Foroglio).

Il Corte è costituito da tre cascine "intere" e da diversi ruderi. Una cascina è attrezzata di tutto punto per soste e bivacchi: da buon piemontese mi chiedo se sia proprio questa la mitica "bottega del Piemonte" del Corte d'Auènn...

La discesa la ritrovo abbastanza piu' agevole della salita e relativamente veloce (35'-40' per arrivare a Semacorte) ma il percorso va comunque in alcuni tratti ancora ricercato con attenzione. Bisogna inoltre dire che il sentiero non è mai esposto sulla Calnegia, e per affacciarsi nel vuoto bisogna proprio uscire dal percorso: un punto comodo da raggiungere per affacciarsi si ritrova proprio all'altezza dei resti del muraglione appena prima dello splugo.

In discesa da Semacorte prima di raggiungere Vald si ritrova sulla destra una cascina in sasso con vicino un grosso masso, sotto cui si trova uno splugo. Questo è il punto in cui parte il sentiero per il Passo della Sandela. Siccome pare che tutti lo facciano da Calnegia verso Nassa, decido di provare l'effetto di farlo al "contrario": è bello l'arrivo sulla cengia, per niente esposta, e facile la salita al passo; in discesa si apprezzano molto di piu le tacche scavate, ma diventa piu' evidente che il tratto attrezzato è decisamente corto. Insomma, fa molto piu' effetto farlo da Calnegia...