Cima Ziolera e concatenamento della cima Valsolera
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Bellissimo giro ad anello con doppio carpiato(Menek docet) per il concatenamento di due cime, due forcelle, due laghi ed alla fine un rifugio.
Siamo assieme al nostro amigos Ulderico, per fargli conoscere questo angolo del Trentino : il Lagorai, l'escursione che ho in testa ha avuto un anticipo nel giro che ho fatto alcune settimane fà (post100399.html) ed affascinato dai luoghi decidiamo di farci questo bel giro, il più corto dei tre percorsi previsti.
Partiamo sabato alle 7,30 da Verona, siamo al passo Manghen alle 9.30, decidiamo se salire alla forcella dei Frati, infatti non ci aspettavamo di trovare neve in quota, in effetti non abbiamo con noi neanche i ramponcini, chiediamo al rifugista che ci dice che diverse persone sono già salite senza attrezzatura invernale.
Saliamo Ulderico ? Si, bene ci avviamo sul sentiero 322, saliamo in ombra controllando eventuali tratti ghiacciati, alle 10.20 Irene arriva alla prima forcella, quella dei Frati, assieme decidiamo la prima ascesa al Valsolera un bel 2263 molto vicino alla forcella e la seconda allo Ziolera, per questo via gli zaini, si sale light!
Saliamo io ed Irene, Ulderico preferisce fermarsi ed aspettarci, sono diversi mesi che non fa escursioni, in 20 minuti siamo su; bel panorama quasi a 360 °, la cima del Ziolera ci impedisce la visuale verso le Dolomiti ma per il resto tutto merita.
Scendiamo alla forcella, lì prendiamo a salire verso il bivio del sentiero e la cima del Ziolera, quì nuovamente le nostre strade si dividono Ulderico rimane ad aspettarci e noi prendiamo a salire, Irene oggi è incontenibile, sale veramente veloce ed io faccio fatica a stargli dietro, arriviamo sotto la cima ora ci aspetta il tratto più impegnativo : un breve tratto di cresta ghiacciato e strapiombante ai due lati.
Lo superiamo e siamo sulla cima, quì lo spettacolo è emozionante, giro attorno lo sguardo e vedo solo cime innevate, il sole è splendido sù in alto e la giornata veramente spettacolare; credo sia la più bella da molte settimane.
Ora scendiamo, con attenzione percorro la cresta in discesa, mi aiuto con le racchette, Irene è già partita cerco di raggiungerla ma ci riesco solo quando arrivo al bivio dove la trovo con Ulderico pronti per ripartire verso la forcella Ziolera.
Bene, se il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare, strano mi ricorda qualcosa.....comunque riprendiamo il sentiero 322 che percorre un lungo traverso sul fianco del Ziolera, arriviamo alla forcella da quì siamo a metà strada; ora pieghiamo a sinistra proseguendo il 322 in discesa, variante lievemente "alpinistica", sentiero stretto fortemente innevato per esposizione a nord.
Tratto attrezzato per un piccolo salto di tre metri, neve fresca con traccia, bellissima discesa, appagante, sotto di noi la valle con il lago delle Buse, lo superiamo ora la traccia del sentiero si immagina, la seguiamo, superiamo un rado bosco di abeti e larici, una sosta per "l'Eterno" un albero millenario, una serie di sbandamenti su ghiaccio ed alle 14.40 siamo di fronte ad un bel piatto fumante.
Riflessioni :
Bell'anello di 7 Km
Ulderico ha ripreso le escursioni, veramente in gamba dopo la lunga sosta.
Irene mi ha stupito, in salita oggi nessuno gli stava dietro.
Io, bè per me una piccola soddisfazione : fatta cresta aerea senza alcun timore, specialmente in discesa!
Ho classificato in T3 il percorso, unico punto la cresta che potrebbe essere un T3+.....specialmente con la neve.
Siamo assieme al nostro amigos Ulderico, per fargli conoscere questo angolo del Trentino : il Lagorai, l'escursione che ho in testa ha avuto un anticipo nel giro che ho fatto alcune settimane fà (post100399.html) ed affascinato dai luoghi decidiamo di farci questo bel giro, il più corto dei tre percorsi previsti.
Partiamo sabato alle 7,30 da Verona, siamo al passo Manghen alle 9.30, decidiamo se salire alla forcella dei Frati, infatti non ci aspettavamo di trovare neve in quota, in effetti non abbiamo con noi neanche i ramponcini, chiediamo al rifugista che ci dice che diverse persone sono già salite senza attrezzatura invernale.
Saliamo Ulderico ? Si, bene ci avviamo sul sentiero 322, saliamo in ombra controllando eventuali tratti ghiacciati, alle 10.20 Irene arriva alla prima forcella, quella dei Frati, assieme decidiamo la prima ascesa al Valsolera un bel 2263 molto vicino alla forcella e la seconda allo Ziolera, per questo via gli zaini, si sale light!
Saliamo io ed Irene, Ulderico preferisce fermarsi ed aspettarci, sono diversi mesi che non fa escursioni, in 20 minuti siamo su; bel panorama quasi a 360 °, la cima del Ziolera ci impedisce la visuale verso le Dolomiti ma per il resto tutto merita.
Scendiamo alla forcella, lì prendiamo a salire verso il bivio del sentiero e la cima del Ziolera, quì nuovamente le nostre strade si dividono Ulderico rimane ad aspettarci e noi prendiamo a salire, Irene oggi è incontenibile, sale veramente veloce ed io faccio fatica a stargli dietro, arriviamo sotto la cima ora ci aspetta il tratto più impegnativo : un breve tratto di cresta ghiacciato e strapiombante ai due lati.
Lo superiamo e siamo sulla cima, quì lo spettacolo è emozionante, giro attorno lo sguardo e vedo solo cime innevate, il sole è splendido sù in alto e la giornata veramente spettacolare; credo sia la più bella da molte settimane.
Ora scendiamo, con attenzione percorro la cresta in discesa, mi aiuto con le racchette, Irene è già partita cerco di raggiungerla ma ci riesco solo quando arrivo al bivio dove la trovo con Ulderico pronti per ripartire verso la forcella Ziolera.
Bene, se il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare, strano mi ricorda qualcosa.....comunque riprendiamo il sentiero 322 che percorre un lungo traverso sul fianco del Ziolera, arriviamo alla forcella da quì siamo a metà strada; ora pieghiamo a sinistra proseguendo il 322 in discesa, variante lievemente "alpinistica", sentiero stretto fortemente innevato per esposizione a nord.
Tratto attrezzato per un piccolo salto di tre metri, neve fresca con traccia, bellissima discesa, appagante, sotto di noi la valle con il lago delle Buse, lo superiamo ora la traccia del sentiero si immagina, la seguiamo, superiamo un rado bosco di abeti e larici, una sosta per "l'Eterno" un albero millenario, una serie di sbandamenti su ghiaccio ed alle 14.40 siamo di fronte ad un bel piatto fumante.
Riflessioni :
Bell'anello di 7 Km
Ulderico ha ripreso le escursioni, veramente in gamba dopo la lunga sosta.
Irene mi ha stupito, in salita oggi nessuno gli stava dietro.
Io, bè per me una piccola soddisfazione : fatta cresta aerea senza alcun timore, specialmente in discesa!
Ho classificato in T3 il percorso, unico punto la cresta che potrebbe essere un T3+.....specialmente con la neve.
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