Un mio amico provetto alpinista questa mattina mi ha detto: "in montagna decide il meteo, non le ferie". Evidentemente non per tutti vale la stessa regola. Senza giudizi, s'intenda, chi non ha peccato scagli la prima pietra.
Le disgrazie, ahi noi, capitano! Io posso parlare per me, credo ci siano diverse ragioni per le quali si "vada in montagna" o meglio si "salga in montagna", anzi infinite, ognuno ha la sua, dallo stabilire un limite al passare una bella giornata in mezzo ci sta tutto anche che non ci sia una ragione. Ma, sicuramente, non c'è una ragione per tutti.
Credo invece che tutti pianifichino una meta di arrivo e un percorso. Si prende, si và e si è soli... poi? poi può succedere di tutto, devi prendere delle decisioni, quante volte un passo quà o là, una pietra che è scivolata troppo vicino, il vento troppo forte, le nuvole, la pioggia...ma è difficile rinunciare, gettare la spugna, darsi un limite, il retrogusto amarognolo della sconfitta.
Arrendersi o continuare? ...un equilibrio tra la cosa giusta e la cosa sbagliata molto sottile dove non si capisce nemmeno il limite tra le due parti...ma si decide in pochi secondi e senza aiuto da casa... così facciamo un'altro passo e stiamo a vedere...
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