Penso che ci sia stata una bella e articolata partecipazione al mio dibattito/provocazione sui simboli sacri (croci, visto che la religione dominante in Italia è quella cattolica) e ringrazio tutti del loro contributo.
Sapevo di essere una minoranza, preciso che tra l'altro ho avuto un cugino di mio padre missionario in Perù, una delle migliori persone conosciute finora, ucciso negli anni 90 da due ragazzini di 12 anni di Sendero Luminoso, prima che riuscissi ad andare in Perù ad aiutarlo, non a diffondere la religione cattolica, ma a far sopravvivere e evolvere il popolo povero peruviano .
(http://www.lastampa.it/2015/07/19/vaticaninsider/ita/nel-mondo/don-dordi-quasi-beato-ma-i-fratelli-si-oppongono-JoO2sWvnXU7JI9t0pBNpWO/pagina.html
collaboro inoltre, da ateo , con un Gruppo Impegno Missionario per il recupero di una centralina idroelettrica nell'ottica dell'energia sostenibile. Gruppo che rispetta la mia posizione da ateo e si confronta sul resto.
Ora, visto che la nostra società, che vi piaccia o no la storia non si può arrestare, diventerà multiculturale e multireligiosa penso che bisognerà imparare a convivere pacificamente con le diverse realtà e che è possibile che negli anni la religione cattolica non sia più la più rappresentata in Italia per cui potremmo assistere alla posa di simboli, templi o quant'altro anche sulle cime.
Bene io penso che lo stato debba essere laico, nessuna religione privilegiata (la Costituzione dice qualcosa in proposito) e che simboli, templi e altre rappresentazioni religiose debbano essere limitate ai luoghi di culto o ad aree ben definite, che non sono ad esempio la cima delle montagne, proprietà della nazione sulla quale sorgono.
Abbiamo una storia cattolica che ha avuto aspetti positivi ma altrettanto negativi, la storia lo racconta. Tutti o quasi a difendere la croce in vetta ma scusate, i principi della religione che professate li ricordate in montagna? E anche in pianura? O basta la messa e la confessione per assolvere da tutti i peccati, che verranno reiterati!
Il mio è un invito alla riflessione, all'ascolto e al confronto di chi è diverso da noi/voi (come me, ad esempio), che alcune volte mette in dubbio abitudini consolidate derivate da un predominio che spesso ha travalicato i limiti del rispetto delle culture e religioni altrui, di una religione che nel secolo scorso ( e tuttora) ha condizionato profondamente e non correttamente le scelte dei governi e quindi della nostra a vita! Però siamo sempre pronti a mettere all'indice la commistione tra Stato e Islam (che ovviamente non condivido, per me lo stato, lo ribadisco, deve essere laico): come ha detto Gesù si tratta della questione della "trave e della pagliuzza". Ho anch'io come voi le mie contraddizioni, ma però ne sono consapevole.
Spero di incontrarvi tutti sui monti,
Buone escursioni e ascensioni
Amedeo
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