L'aspetto attuale del Carso è il risultato di una gestione del patrimonio boschivo che già dall'Ottocento prevedeva azioni a favore del rimboschimento di un territorio che secoli di taglio indiscriminato e di pascolo intensivo avevano reso "un deserto sassoso" (così lo definì Massimiliano d'Asburgo quando arrivò a Trieste la prima volta).
 
 

Kommentar hinzufügen»