Che gran lavoro hanno fatto: sia riguardo ai segnali e sia riguardo ai cavi d'acciaio...

verissimo, un passaggio prima molto delicato è diventato ora fattibile in condizione abbastanza tranquille, purché la roccia sia asciutta. Ciao Benedetto

Come disse il grande Varoza, in questa tipologia di terreno in montagna, le indicazioni colorate sulle placche rocciose e la presenza dei cavi d'accaio nei passaggi esposti toglie molta emozione e vero spirito di avventura e io sono d'accordo con il suo profondo ed etico pensiero...

Ma è anche vero che questi percorsi "addomesticati" e segnalati sulle placche rocciose o sulle creste sono un validissimo strumento per far condividere queste montagne difficili a più persone (con "testa" e capacità ovviamente) e non solo a una élite di esperti alpinisti.

Medesima diatriba "etica" che avvenne, circa 35-40 anni fà, con l' avvento dello spit (sicurissimo) a sublimare e superare il tradizionale chiodo da roccia.
Lo spit rese vano il "folle" spirito d'avventura dell' Alpinismo Classico virando tale avventura in un' ottica più moderna e forse ancor più elitaria, ma permise di alzare enormemente il livello dell' arrampicata in montagna e sopratutto salvò tante.. tantissime vite umane.

Ciao Benedetto e chissà se prima o poi ci incontreremo in montagna o... davanti ad una birra trappista... :-)

Angelo

ottimo per la birra e la montagna in combinazione! Io su questo sono un moderato, quando come nel caso della cima di precastello con un attrezzaggio tutto sommato discreto si rende accessibile un percorso bello senza bisogno di troppo materiale sono solo contento, parliamo pur sempre di un itinerario che resta sul T5, quindi non banale. Ciao Benedetto