Il Cervino, privo di nubi, mi accompagna per tutta la salita. Il suo fascino mi costringe a continue soste per poterlo fotografare con tutte le angolazioni possibili. Vorrei “messaggiare” i miei pensieri ai famigliari, ma c’è il rischio di cadere nella solita retorica della montagna, intrisa di sentimentalismo, che stimolerebbe i riceventi a dileggi e irrisioni. Inoltre, è impossibile trasmettere a chi è rimasto a casa quel che si prova qui in alto.
 
 

Kommentar hinzufügen»