Il Lago di Cadagno è un raro esempio di un fenomeno naturale chiamato “meromissi crenogenica”, in cui due strati d’acqua si presentano sovrapposti senza mescolarsi mai. Lo strato inferiore si forma grazie all’acqua che, attraverso sorgenti sotto-lacustri, sgorga alla base del lago passando prima attraverso rocce di dolomia ed arricchendosi di sali. Come risultato di questo arricchimento, l’acqua diviene più densa e si stratifica sul fondo del lago. Questa fascia di acqua più densa, non entrando in contatto con la superficie del lago, resta anossica e cioè priva di ossigeno. Lo strato superiore invece, alimentato da acque superficiali provenienti da rocce granitiche, risulta povero di sali minerali disciolti. Questo gli permette di essere più “leggero” e di andare quindi a formare lo strato superiore in contatto con la superficie rimanendo di conseguenza ossigenato. A causa di questa particolare stratificazione, studiare la sezione verticale del lago, è come “leggere” l’evoluzione della Terra dal basso verso l’alto, poiché ritroviamo sia i metabolismi anaerobici (che non utilizzano ossigeno) che quelli aerobici (che utilizzano ossigeno). Il Lago di Cadagno rappresenta dunque un modello con il quale interpretare l’evoluzione nel nostro pianeta e la sua importanza ne è una conseguenza diretta.
Fonte: Raffaele Peduzzi, Prof. Dr. in scienze biologiche e specialista FAMH in microbiologia medica. Professore d’idrobiologia microbica all’Università di Ginevra.

 
 

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