Il Passo del San Gottardo (2095 m) fotografato alla fine della gita.
Nel 1891, l’alpinista e scrittore di guide alpine Emil August Türler (1850 – 1931), nella pubblicazione “St. Gotthard, Airolo und Val Piora: Pittoreske Beschreibung der Natur und Landschaft des St. Gotthardgebirges”, scrisse tra l’altro questa malinconica considerazione:

“Quattro laghetti riposano sulla schiena del passo e la loro espressione cupa sottolinea la solennità mortuaria del paesaggio. Le rive sono cosparse di blocchi che la montagna, scotendo il capo, ha gettato laggiú. Un silenzio assoluto, uno squallore senza pari regna in questo deserto di roccia che sembra predestinato a svegliare la malinconia, specialmente quando i paraggi sono nascosti da un velo di nuvole basse e assumono un aspetto di sublime solitudine”.

 
 

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