Dopo 2 h e 40 min di cammino posso affermare Kreuzjoch (2558 m) geschafft!
Anche questa è una cima molto frequentata; gli escursionisti salgono da diverse vie e convergono tutti verso la croce.
I comportamenti che assumono sulla vetta sono differenziati:
a) Alcuni si limitano a toccarla e a pronunciare l’abituale parola “geschafft!”, come se fosse una sorta di mantra, un’invocazione alle forze della natura o alle forze divine.
b) Altri si soffermano più a lungo per consultare il libro di vetta e per segnare il passaggio con i saluti, con le considerazioni sul tempo e sul paesaggio, oppure con disegnini e autoadesivi.
c) Altri si mettono in posa davanti alla croce per farsi fotografare. Se il gruppo è numeroso l’operazione dura parecchio tempo e si conclude solo con la foto di gruppo, per la quale viene ingaggiato il primo che capita, che spesso non trova il pulsante di scatto.
d) Altri armeggiano con il telefonino e whatsappano a tutto spiano.
e) Altri si soffermano in prossimità della croce per regolare l’altimetro e il navigatore satellitare.
f) Altri ritengono che l’omino di vetta o addirittura la croce siano uno stenditoio per far asciugare le magliette madide di sudore.
g) Altri escursionisti si accampano proprio sul culmine, aprono gli zaini, scartano panini e cibi vari e consumano il pasto, fregandosene degli altri avventori.
h) Un’altra categoria di escursionisti disdegna la cima; si ferma a qualche metro di distanza e cade in una sorta di catalessi contemplativa.

 
 

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