Visto che il tempo è a dir poco inclemente, molti gruppetti hanno interrotto l’escursione e ritornano al Passo del San Gottardo via Fibbia. Noi teniamo duro. Apro io la via salendo per intuito, più che per una scelta precisa, in direzione ovest, sul ripidissimo versante che a tratti presenta delle lastre ghiacciate. Rinunciamo ai coltelli. A 2750 m di quota, dove spiana un pochino, mi si forma lo zoccolo: gli sci aumentano enormemente di peso. La neve fresca si attacca alle pelli rallentando considerevolmente la salita. Non si vede quasi nulla!
Abbiamo a disposizione ben due navigatori satellitari, due altimetri e due carte topografiche, ma con questa nebbia non ci sono assolutamente di aiuto. Sono le 8:30; l’esperto Christian, capogruppo di giornata, decide che può bastare così!
 
 

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