ivanbutti E così arriva il giorno del Platta, la cima che con la sua cupola sommitale dalla forma caratteristica è ben visibile anche da molto lontano. Con me ci sono Paolo e Massimo; prendendo spunto da una relazione su Vie normali, decidiamo di salirla per il canalino che permette di non passare per il Tälihorn, dove transiteremo invece per la discesa. Alle 06.30 siamo già pronti per partire; il clima è frescolino, ma camminando ci si scalda velocemente. Proseguiamo senza alcun problema fino a Büel, dove, proprio all'altezza del cartello indicatore, ignoriamo sia il sentiero che porta ai Bandseen sia quello che porta alla Tällifurgga. Puntiamo inizialmente verso NW, e con una sorta di S rovesciata passiamo a W della quota 2886 per poi girare verso E incuneandoci nella conca nevosa ben disegnata sulla CNS compresa tra le quote 3065, 3210 e 3140; quest'ultima sarà la ns. quota di uscita dal canalino. La risalita è molto faticosa, su sfasciume mobile, che ti fa sprecare un sacco di energie in più. Dopo avere individuato il canalino, iniziamo a risalirlo; è molto ripido ed è uno sfasciume unico, contornato da rocce molto infide che sembrano dare un buon appiglio ma poi si sgretolano. Come se non bastasse, poco dopo metà siamo costretti a portarci sulla sx., dove ora la roccia è buona, ma vi sono un paio di passaggi molto esposti da brivido, almeno per me e Paolino, mentre il più esperto Massimo se la cava alla grande. Finalmente sbuchiamo in cresta e tiro un bel sospiro di sollievo.
Personalmente sconsiglio vivamente di percorrere il canalino in estate (in inverno, con la neve, la situazione è diversa, anche se ritengo resti riservato ad esperti), due escursionisti che ci seguivano hanno rinunciato; per salire il Platta decisamente meglio fare andata e ritorno passando dal Tälihorn. In questo caso il percorso diventerebbe T5/F, con giusto qualche passaggio di I nel tratto finale ed il nevaio, piuttosto ripido, da attraversare.
Tornando a noi, una volta arrivati in cresta il tempo non è un gran che; la nostra meta è completamente occlusa da nubi basse che si alternano a rare schiarite. In una di questa riusciamo a scorgere la cengia trasversale che dovremo percorrere, che taglia a metà la cupola sommitale. Così, tenendoci alti sulla cresta, arriviamo ad imboccarla; non è particolarmente complicata, ma bisogna seguire con attenzione gli ometti per evitare di andare ad inguaiarsi. Superato un costolone che scende dalla cima, si inizia a risalire in modo deciso verso la vetta, sempre seguendo gli ometti.
Così dopo 4.45 minuti circa guadagniamo la cima del Platta; il tempo resta molto variabile, anche se non vi è la minima minaccia di pioggia; peccato perché così il panorama è solo a sprazzi. Dopo una decina di minuti iniziamo la discesa; una volta terminata la cengia, decidiamo di non ripercorrere la cresta, ma tagliamo per nevai, anche perché l'ultimo tratto di cresta che porta al Tälihorn non è percorribile. Sull'ultimo nevaio io calzo i ramponi, mentre Paolo e Massimo procedono senza; usciamo poco sotto la vetta del Tälihorn, che risaliamo in pochi minuti. Qui ci concediamo finalmente la pausa pranzo, peraltro molto frugale; inizia poi la discesa verso la Bärgglafurgga, sempre su sfasciumi, ma niente di particolare; un po' più insidioso è il primo tratto dopo la forcella, molto mobile ma non difficile.
Arriviamo così ai Bandseen, dove in breve il sentiero, ora bollato, ci porta a Büel, e da qui il rientro è elementare. Il meteo nel frattempo è migliorato, e l'ultimo tratto siamo baciati dal sole.
Si conclude così un'escursione che ci ha portato a salire, anche se con qualche brivido, una vetta che ho sempre ammirato da lontano.
Il ringraziamento per Paolo e Massimo è più che doveroso, da solo penso proprio che non sarei mai salito in cima al Platta.

pm1996 : Con l'ottima descrizione di salita di Ivan posso solo aggiungere di aver notato che ognuno di noi ha messo qualcosa di se per raggiungere questa elegante, un po' disordinata e birichina montagna .
Vederla in bianco sarà sicuramente ancora diversa chissà.

massimo61
Piz Platta allenamento su pietraie e rocce instabili ma i scorci panoramici dalla vetta ripagano dalla fatica ,perfortuna l' ultimo pezzo del canalino di avvicinamento alla cresta era sano regalandoci una divertente arrampicata
Grazie a Paolo e Ivan per la compagnia ciao
 
 

Kommentare (1)


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Amedeo hat gesagt: Colonna sonora!!
Gesendet am 14. August 2013 um 15:01
Va bene Mark Knofler ma ti consiglierei qualcosa di più "sognante": http://www.youtube.com/watch?v=NsitMtd9u5I
ah, dimenticavo, vai oltre il primo minuto di ascolto che è l'introduzione. Il pezzo è la colonna sonora del film "Respiro" di Crialese con Valeria Golino, almeno quella l'apprezzerai, spero....!!??
Ciao
Amedeo


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