Passo Venett (Pas di Caucistri).
La storia delle ricerche geologiche nella regione del Campolungo ha una lunga tradizione. Alcuni documenti storici dimostrano il grande interesse rivolto a questa zona da parte di naturalisti europei in una fase cruciale per lo sviluppo della geologia. Il più noto geologo che la visitò fu il francese Déodat de Dolomieu (23.6.1750 – 26.11.1801), che si recò al Campolungo l’11 settembre 1801 durante il suo ultimo viaggio nelle Alpi, dal quale non farà più ritorno. Il suo diario di viaggio fu scoperto solo nel 2001.
“La salita fu fatta passando le belle praterie di Prato, poi attraverso un bosco di abeti (il Boscobello o la Faura di San Giorgio) e le baite appoggiate ai fianchi della montagna (gli alpi di Cadonigo e di Cadonighino), dove i pastori lavorano il latte prodotto dalle vacche, per poi raggiungere un immenso banco di dolomia, nel quale è scavato l’altissimo valico (il Passo di Cadonighino), che conduce ad una conca con un piccolo lago (l’Alpe di Campolungo; il laghetto nel frattempo è scomparso nel piano torboso). È in questi banchi di dolomia che si trova la tremolite.”

Fu il ginevrino Nicolas-Théodore De Saussure (1767-1845), figlio del celebre geologo Horace-Bénédict, che coniò il nome di dolomia, in omaggio al suo scopritore, nel marzo 1792, in una lettera inviata allo stesso Dolomieu.

 
 

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